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AL FONDACO DEI TEDESCHI IL METALLO È FIRMATO GONZATO CONTRACT

I parapetti e i rivestimenti in ottone del nuovo polo del lusso a Venezia «T Fondaco dei Tedeschi» sono stati forniti dalla Gonzato Contract di Vicenza che li ha realizzati su disegno dell’archistar Rem Koolhaas.

La fornitura ha previsto la realizzazione dei parapetti per l’altana panoramica, per le aperture sul vano scale mobili e per le scale interne sulle quali sono stati installati anche dei particolari rivestimenti. Un totale di 20 tonnellate di ottone sono state utilizzate per la produzione dei semilavorati progettati dell’Architetto Rem Koolhaas. Il metallo impiegato è sia grezzo, sia con ossidazione selettiva in 15 gradazioni.

Parte dei 260 metri totali di parapetti sono stati realizzati in piatti verticali a sezioni variabili con speciali sistemi di fissaggio meccanico, tramite spinotti a scomparsa, che hanno evitato l’utilizzo di saldature, garantendo al contempo la massima rigidità strutturale. Nei corrimani delle scale interne è stato inserito un sistema di illuminazione a led, oggi massima espressione di funzionalità architettonica a risparmio energetico. Per i rivestimenti laterali ed inferiori della scala principale è stata realizzata una sottostruttura in acciaio alla quale sono state agganciate le lastre di ottone. Al fine di garantire la continuità del rivestimento metallico alla particolare geometria della scala, ogni pannellatura è stata studiata singolarmente, così come i sistemi di fissaggio a scomparsa. Per evitare l’effetto di corrosione galvanica, i punti di contatto tra la struttura in acciaio e i pannelli in ottone sono stati opportunamente isolati.

La progettazione di tutti gli elementi metallici è stata curata dagli esperti della Gonzato Contract, divisione di Ind.i.a. spa (Malo – Vicenza) dedicata alle grandi opere, mentre la produzione è stata affidata agli artigiani di Arteferro, altra divisione dell’azienda vicentina dedicata alla produzione di semilavorati ornamentali.


Il progetto

 

L’intervento di che trattasi è stato parte del complessivo progetto di restauro e recupero funzionale del palazzo, di proprietà del gruppo Benetton, per il quale è stato coinvolto lo studio OMA di Rem Koolhaas e l’impresa di costruzioni italiana Sacaim. Da sabato 1 ottobre 2016, data dell’inaugurazione ufficiale, il Fondaco dei Tedeschi ha ritrovato la sua originaria destinazione con i suoi 7.900 metri quadrati di spazio commerciale, divenendo il primo department store in Europa targato Dfs, la divisione travel retail del colosso mondiale del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton. Il palazzo, risalente al 1228, affacciato sul Canal Grande in posizione adiacente al Ponte di Rialto, fu il centro degli scambi commerciali veneziani, poi dogana in epoca napoleonica e sede delle Poste nel ‘900. Il progetto intende andare oltre alla tradizionale concezione del department store al fine di costituire un luogo di incontro per la città e promuovere eventi aperti al pubblico in collaborazione con le istituzioni culturali di Venezia.


La nota del presidente di In.d.i.a. Spa, Arch. Bruno Gonzato

 

«Siamo profondamente onorati di essere stati scelti come partner del restauro del Fondaco dei Tedeschi. Per noi il valore di questa commessa deriva da più fattori. Il privilegio di aver potuto collaborare con un’archistar internazionale come Rem Koolhaas, il prestigio delle organizzazioni coinvolte nel progetto e la consapevolezza del fatto che abbiamo installato il nostro metallo in un centro commerciale e culturale all’interno del quale i visitatori, provenienti da tutto il mondo, potranno godere dell’architettura, dell’arte e dell’ospitalità italiane, unitamente ad un’offerta commerciale di elevato standard, garantita da Louis Vuitton».

Il progetto